Sostituzione del Cromo VI con DLC Xtended®
Con DLC Xtended®, RUBIG presenta un'innovativa tecnologia di sostituzione del Cromo VI che funge da sostituto a tutti gli effetti per i rivestimenti in cromo duro (Cromo VI, Cr VI) in cilindri idraulici, ingegneria meccanica e componenti OEM. Gli strati di cromo duro prodotti da elettroliti contenenti Cr-VI sono stati a lungo considerati lo standard per la protezione da usura e corrosione, ma oggi sono oggetto di forti critiche a causa dei significativi rischi per la salute e delle severe normative. DLC Xtended® di RUBIG rappresenta esattamente questa alternativa al Cromo VI, combinando competenza e comprovate prestazioni pratiche.
I composti di Cromo VI sono classificati come cancerogeni e il loro utilizzo nell'UE è sostanzialmente vietato, a meno che non venga concessa un'esenzione complessa (autorizzazione REACH). A partire dal 2026/2027 sono previste ulteriori restrizioni sul Cromo VI, pertanto sempre più decisori sono alla ricerca di un sostituto del Cromo VI tecnicamente equivalente e che non presenti problemi legati al Cromo VI.
Perché il Cromo 6 è problematico
Per la cromatura dura vengono utilizzati elettroliti contenenti triossido di cromo (CrO₃) e acido solforico. Gli aerosol di questo elettrolita contenente Cr(VI) generati durante il processo di placcatura sono tossici e cancerogeni. Di conseguenza, l'UE ha introdotto limiti di esposizione rigorosi e dal 2017 consente l'uso del Cromo 6 solo con un'autorizzazione speciale. Le esenzioni necessarie ai sensi del REACH sono estremamente onerose: ogni domanda richiede centinaia di pagine di documentazione (descrizione della sostanza, piano di sostituzione, giustificazione socioeconomica, ecc.). Nonostante questi ostacoli, la più grande autorizzazione di settore (CTAC) è stata annullata da un tribunale nel 2023, aumentando ulteriormente l'incertezza nel settore. Molti fornitori di rivestimenti esitano a investire, eppure la pressione normativa sta costringendo alla ricerca di alternative. Dal punto di vista legale e della sicurezza, il Cromo 6 è in via di estinzione e le aziende hanno urgente bisogno di una soluzione a prova di futuro.
Vantaggi del DLC Xtended®
rispetto al cromo duro
Protezione permanente contro la ruggine
Un criterio fondamentale per steli e componenti simili è la protezione dalla corrosione. DLC Xtended® offre risultati eccezionali in questo ambito, senza l'utilizzo di Cromo VI. Nei test in nebbia salina neutra (NSS secondo DIN 9227), gli steli rivestiti con DLC Xtended® raggiungono fino a 1000 ore di resistenza con corrosione assente o solo minima (in condizioni ideali). Per raggiungere questi valori, è necessario ottenere la qualità superficiale richiesta prima del rivestimento.
Questo rivestimento privo di Cromo VI soddisfa quindi anche i più elevati requisiti industriali, precedentemente raggiungibili solo con rivestimenti in nichel-cromo. Studi dimostrano che per le applicazioni più impegnative (ad esempio >500 ore NSS), si consiglia un rivestimento duplex DLC Xtended®. Rispetto al cromo duro convenzionale, lo strato DLC forma una superficie più densa e continua, senza le microfratture tipiche del cromo elettrolitico. Ciò fornisce una protezione affidabile dalla corrosione senza Cromo VI.
Riduzione dell'attrito e minore usura
DLC Xtended® è caratterizzato da un coefficiente di attrito molto basso (μ < 0,05 rispetto all'acciaio, a condizione di una rugosità preimpostata opportunamente bassa). Questa superficie a basso attrito offre due vantaggi: da un lato, riduce notevolmente l'usura diretta del componente stesso – il rivestimento non mostra praticamente alcuna abrasione durante il funzionamento. Dall'altro, il basso attrito protegge tutte le parti controparti, come le guarnizioni nei cilindri idraulici. Test con sistemi di tenuta idraulici tipici (PTFE "Stepseal®") hanno dimostrato che DLC Xtended® causa un'usura delle guarnizioni minima quanto quella del cromo duro, e ciò senza alcuna usura misurabile del rivestimento.
Massima qualità superficiale e durezza
La finitura superficiale di DLC Xtended® è particolarmente liscia e fine quando la superficie in ingresso presenta una bassa rugosità. I valori di rugosità tipici sono compresi tra Ra 0,1 e 0,2 µm, il che significa che il rivestimento soddisfa i severi requisiti per le superfici in cromo duro nelle aree di contatto di tenuta. A differenza del cromo depositato galvanicamente, il DLC non presenta microporosità o reticoli di crepe. Il rivestimento forma una pellicola omogenea che conferisce al componente una finitura uniforme di colore nero antracite. Questa superficie liscia riduce l'attrito (come descritto sopra) e facilita anche la pulizia: sporco, residui o depositi possono essere rimossi facilmente, poiché il rivestimento DLC ha proprietà antiaderenti. Inoltre, DLC Xtended® (variante sostitutiva del cromo duro) raggiunge una durezza fino a 1500 HV, pari o superiore a quella del cromo duro. La fase di nitrurazione al plasma inclusa nel processo di rivestimento fornisce un buon effetto di supporto per il rivestimento.
A prova di futuro
Con DLC Xtended®, vi affidate a una tecnologia di rivestimento ecologica che funziona senza l'utilizzo di sostanze chimiche tossiche. A differenza della cromatura dura, non vengono prodotte acque reflue con acido cromico o fanghi contenenti cromo esavalente che dovrebbero essere smaltiti come rifiuti pericolosi. Questo riduce significativamente l'impatto ambientale: l'assenza di cromo esavalente significa nessun pericolo per i dipendenti, nessun rischio di cancro, nessuna emissione di cromo esavalente nell'aria o nell'acqua. Il processo DLC, invece, avviene in sistemi al plasma chiusi sotto vuoto; emissioni e consumi energetici sono ridotti. Questo si traduce anche in vantaggi per la vostra azienda in termini di conformità: potrete soddisfare facilmente le normative attuali e future.